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L'alta via del Vergante - percorso nr 8

L'alta via del Vergante - percorso nr 8


Un lungo sentiero ben segnalato dal CAI di Arona percorre tutta la dorsale dell'Alto Vergante, da Invorio a Gignese.
Data la sua peculiarità, stare sempre in cresta, offre ottimi spunti panoramici sul Vergante e sul Lago Maggiore da un lato, sulla valle dell'Agogna e sul Cusio dall'altra. Boschi rigogliosi, radure assolate, vecchi alpeggi, cappelle si alternano via via durante il nostro cammino, non breve ma neppure faticoso. E' fattibile tutto l'anno.
L'itinerario prevede la partenza da Nebbiuno e l'arrivo a Gignese.
In mancanza di altre possibilità di rientro ad Invorio, sarà necessario portare prima delle auto in numero sufficiente a Gignese, parcheggiando nei pressi del ponte sul torrente Erno, per poter poi ritornare alle altre.

Da Nebbiuno si sale alla frazione Fosseno fino al vecchio lavatoio, ove, se si arriva in auto, è possibile parcheggiare. (Si può raggiungere a piedi seguendo il percorso “Da Nebbiuno a Fosseno” - percorso nr 1)
Dal lavatoio di Fosseno si imbocca il sentiero "F4" con l'indicazione ALPE DI BOSCIUL, prima meta dell'itinerario.
Si inizia a salire trascurando la grossa strada sterrata che si stacca sulla destra poco dopo la partenza. Si attraversa il Rio Tiaschella, che confluirà poi nel torrente Vevera, e dopo circa un ora di cammino si giunge ad uno spiazzo dove convergono quattro sentieri. E' l'incrocio con il sentiero "F2" (da non imboccare), che a destra conduce a verso il monte Toriggia ed il Sass dal Pizz, mentre a sinistra porta direttamente all'ALPE DEL BOSCO.
Prendere il sentiero "F4" in leggera salita che, in circa 15 minuti, conduce sull'ampio sentiero "V" della dorsale Vergantea, collegando agli antipodi i paesi di Invorio e Gignese (all'arrivo sulla dorsale si incontra anche il sentiero "S5" che scende a Sovazza, con circa un ora di cammino).
Prendere a destra lungo il sentiero "V" della dorsale, in direzione Gignese.
Il sentiero prosegue ora guadagnando quota in un ampio spiazzo aperto, si immerge nuovamente nei boschi che si elevano sulle pendici del Monte Torriggia sino a guadagnare il cosiddetto giogo o colletto del Cornaggia, altro punto nodale della zona, dove confluiscono quattro sentieri.
Evitata la salita del Cornaggia (ma fattibile per chi lo volesse : in venti minuti si sale alla cima e si può riprendere il nostro sentiero scendendo per tracce sul retro), proseguiremo sulla sinistra e, quando il sentiero poco più avanti si biforca, prenderemo quello alto.
Il percorso prosegue in leggera discesa lungo le pendici del Cornaggia, sovrastando numerosi alpeggi, poi sulla dorsale della cosiddetta Costabella. Si incrocia una strada sterrata carrozzabile che sale dal fondo valle, si prosegue a destra lungo la strada centrale sino ad una cappelletta ubicata ad un bivio nei pressi dell'alpe Canà. Qui seguiremo il cartello che indica per l'alpe Camoscio. Aggirata l'alpe, scenderemo per i prati dell'ormai diroccata alpe Scincina ed entreremo del bosco dove il sentiero, perdendo quota rapidamente, ci condurrà in mezz'ora circa a Gignese, al ponte sul torrente Erno


SCHEDA TECNICA
Località di partenza Nebbiuno - Fosseno - vecchio lavatoio
Dislivello in salita Mt.450 circa
Tempo di percorrenza h. 6/7
Difficoltà T/E
Abbigliamento Escursionismo leggero
Periodo consigliato Estate
Acqua Portarla abbondante
Luoghi per pranzo al sacco Molti


Documenti allegati:
L'alta via del Vergante - percorso nr 8 L'alta via del Vergante - percorso nr 8 (15,13 MB)